1538 – 1568
I turchi sono padroni del mare nel Mediterraneo Orientale. Sotto la guida di marinai di Barberia quali Khair ad-din la marina ottomana opera come un’arma finalmente indipendente e non piu’ come estensione dell’esercito di terra.
19 Maggio 1536
La seconda moglie di Henry VIII (Enrico VIII), Anne Boleyn (Anna Bolena), viene decapitata, dopo essere stata accusata di adulterio, incesto e stregoneria. Infatti, non solo aveva 11 dita, ma anche tre capezzoli (sebbene il terzo “capezzolo”, che sarebbe quello al quale si attaccherebbe il
1535
Carlo V, integrando le flotte militari di tutta Europa e di tutta Italia esclusa Venezia, mette insieme una forza da guerra formidabile e attacca Tunisi, dell’Impero Ottomano. Conquista la citta’ con l’entusiastico appoggio soprattutto degli spagnoli, che gia’ hanno conquistato altre citta’ costiere del Nord
fine 1532
Impero Inca. Dopo la morte di Atahuallpa, e il massacro di 6-7mila soldati inca a Cajamarca, ci sono altre 4 battaglie: Jauja, Vilcashuaman, Vilcaconga, Cuzco, che coinvolgono solo 80, 30, 110, 40 cavalieri spagnoli rispettivamente, in ogni caso contro migliaia o decine di migliaia di
16 Novembre 1532
Cajamarca, Impero Inca. Stralci dal dettagliato diario di sei compagni d’armi di Francisco Pizarro (Il governatore), tra cui i fratelli Hernando e Pedro: “…Eravamo tutti molto impauriti per esserci spinti cosi’ a fondo in territorio sconosciuto e ostile, senza alcuna possibilita’ di rifornimenti o rinforzi.
16 Novembre 1532
Cajamarca, Impero Inca. Primo incontro fra Francisco Pizarro, rappresentante Carlo V e il Sacro Romano Impero, il piu’ potente stato europeo, e Atahuallpa, Re dell’Impero Inca, il piu’ potente e grande impero del nuovo mondo. Pizarro ha con se’ i sopravissuti del lungo viaggio, ovvero
Agosto 1532
Il sultano ottomano Solimano e il suo esercito ci riprovano. Muovono in direzione di Vienna. Arrivati alla citta’ di Koszeg al confine austriaco sono fermati dalla ostinata resistenza del comandante della citta’, Nikola Jurisic, e dei suoi 800 soldati croati. Senza alcuna artiglieria resistono ad
2 Agosto 1530
Le truppe capitanate da Francesco Ferrucci della Repubblica di Firenze, sconfiggono l’esercito imperiale a Gavinana
14 Ottobre 1529
Dopo un fallito assedio di Vienna, il sultano ottomano Solimano e il suo esercito iniziano una precipitosa ritirata su distese di neve sempre piu’ profonde.
15 Settembre 1529
Il sultano ottomano Solimano e il suo esercito assediano Vienna; piogge particolarmente intense lo hanno pero’ costretto a lasciarsi alle spalle l’artiglieria pesante che avrebbe potuto fare la differenza; durante la ritirata massacra 30 000 contadini austriaci
8 Settembre 1529
Il sultano ottomano Solimano il Magnifico (Suleiman) si riprende Buda e annienta la locale guarnigione asburgica. Una settimana dopo si presenta alle porte di Vienna.
30 Novembre 1526
Muore Giovanni dalle bande nere mentre cerca di fermare i Lanzichenecchi Alemanni calati dalla Germania per impiccare il Papa; i tedeschi hanno 4 archibugi donategli dal duca d’Este di Ferrara; Giovanni ferito a morte da uno di essi e’ curato dai Gonzaga a Mantova. Era
29 Agosto 1526
Il Sultano ottomano Solimano (Suleiman) il magnifico vince la battaglia di Mohacs (Ungheria) in sole 48 ore
1522 – 1523
I turchi ottomani di Solimano il Magnifico, conquistano l’isola di Rodi e cacciano dal Mar Egeo i Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni.
29 Agosto 1521
La Fortezza o Citta’ Bianca di Belgrado, baluardo avanzato della cristianita’, cade di fronte ai soldati del sultano ottomano Seluiman (Solimano il Magnifico). Nella confusione della battaglia, Luigi II, re d’Ungheria, annega in un fossato di trincea. Al termine della giornata il trono e’ vacante
8 Novembre 1519
Hernan Cortes arriva a Tecnochtitlan (ora Citta’ del Messico) capitale Azteca; Montezuma lo accoglie nel palazzo reale; dopo una settimana Cortes prende in ostaggio Montezuma e governa attraverso di lui.
18 Febbraio 1519
Hernandez Cortes parte dalla Spagna per il Messico con circa 600 uomini e 16 cavalli; dopo solo due anni la capitale Azteca Tecnochtitlan cadra’ in rovina segnando la fine di una delle piu’ grandi civilta’ della storia
14 Maggio 1509
Agnadello, Italia, nella Ghiara d’Adda. Le truppe veneziane di Alviano si scontrano con i francesi, della coalizione europea anti-veneziana. Ma l’esercito veneziano e’ diviso in due, e l’altra parte e’ al comando dell’anziano e letargico Pitigliano, che non decide di partire in aiuto dell’Alviano. L’intero
13 Gennaio 1492
La riconquista della Spagna. Con la conquista del regno di Granada da parte delle forze cristiane di Ferdinando e Isabella di Spagna, i mori perdono l’ultima roccaforte spagnola. Nel XIII secolo la riconquista cristiana aveva respinto i musulmani verso sud, e Granada era l’ultimo baluardo
1492 -1600
L’epidemia di vaiolo fra gli i regni indiani delle pianure del Mississippi (attuale Mid-West), precede di parecchi anni l’arrivo fisico degli europei, siccome i germi erano portati nell’interno da commercianti indiani. Quando arrivano gli europei i regni sono scomparsi o in completo collasso.
1484
Italia. Dopo la morte di Maometto, l’Impero Ottomano temporaneamente non costituisce piu’ una minaccia, e gli stati italiani tornano a bisticciare. Venezia attacca Ferrara, appoggiata poi da Milano e Firenze. Dapprima riscuote clamorosi successi, ma poi il Papa, allarmato, intima a Venezia di fermarsi. I
10 Settembre 1481
Otranto. Si conclude, con un nulla di fatto, l’occupazione ottomana della citta’. I contendenti, con le loro discordie, le loro teatralizzazioni belliche, sono stati solo uno sfondo mediocre, incolore e a tratti miserevole, dell’apoteosi di una malattia elevatasi a signoreggiare: la peste, padrona assoluta degli
Agosto 1481
Albania. Suleiman Eunuco, il nuovo Sancakbey albanese per l’impero Ottomano, e’ ferito e catturato dalle milizie di Giovanni Castriota. Verra’ subito trasferito nel Mezzogiorno aragonese, ostaggio di Ferrante.
23 Agosto 1481
Otranto. Viene lanciato l’assalto alle mura di Otranto ottomana. Gli ungheresi si proiettano sulla rampa entusiasti, intonando i loro tipici canti marziali. Il piu’ celere ad issarsi (vincendo i 500 ducati di premio promessi dal Duca di Calabria) e’ Galeazzo Caracciolo. Si accende una mischia
20 Giugno 1481
Yenisehir, Impero Ottomano. Le schiere dei due contendenti allo scettro, si affrontano militarmente. Le capacita’ militari di Ahmed Pascia’ Gedik “lo sdentato”, ancora una volta, fanno la differenza, e il figlio del sovrano avvelenato, Bayezid, si aggiudica la vittoria. Ma non basta per Gedik: gli
Giugno 1481
Otranto. Quattro prostitute “tutte belle e ornate” sono mandate entro le mure da Ferrante, Re di Napoli. Non sanno di essere intenzionalmente abbigliate con vestiti infetti da peste. Che la malattie faccia piu’ morti che la guerra e’ un fatto noto ai tempi. Saranno “lietamente,
inizio Giugno 1481
Otranto. Un esercito di mercenari ungheresi composto di 300 cavalieri, 400 fanti, 5 capitani e una robusta artiglieria, si apposta fuori le mura della citta’ ancora nelle mani degli ottomani. Gli ungheresi da decenni combattono gli ottomani, per contrastarne la risalita verso il cuore dell’Europa.
Maggio 1481
Impero Ottomano. Il sultanato, appresa la notizia della morte di Maometto II, sprofonda nel caos, un abisso di concitazione, sangue e violenza. All’inizio I membri del divan, nel panico, provano a prendere tempo, nascondendo il cadavere. Ma il segreto non regge: la corporazione giannizzera insorge.
25 Aprile 1481
Istanbul. Proprio mentre in Occidente si diffonde la notizia, evidentemente infondata, della sua morte, Maometto il Conquistatore, la cui gotta ha allentato il morso, passa sulla sponda asiatica del Bosforo, alla testa del suo gigantesco esercito. Lui e solo lui sa la destinazione. Percorrono solo
27 Febbraio 1481
Salona, di fronte a Valona, Albania. La supremazia napoletana e’ preponderante: periscono 800 turchi e in 200 sono presi vivi. Vengono anche recuperate centinaia di tonnellate di beni razziati ad Otranto, fra cui botti di olio, argento, cavalcature. Sono anche liberati una centinaia di ostaggi
25 Febbraio 1481
Brindisi. Di primo mattino salpano 19 galee, 3 fusti e 8 navi di supporto, verso Salona, l’isolotto di fronte a Valona, in Albania. Incontrano 32 vascelli ottomani, di cui solo nella parte frontale della formazione sono in assetto da guerra.
7 Febbraio 1481
Otranto. Il conte di Conversano, Giulio Antonio Acquaviva, decide di passare all’azione contro gli ottomani. I manipoli aragonesi si gettano su reparti isolati di ottomani, ricavando un’iniziale apparente successo grazie alla ritirata turca, che si rivela pero’ essere una trappola. La fuga simulata, lascito dei
Gennaio 1481
Otranto. Sbarcano altre 32 navi ottomane, ai comandi di Gedik Ahmed Pascia’ “lo sdentato”, cariche di soldati e viveri.
Inverno 1480
Istanbul. Gedik Ahmed Pascia’ “lo sdentato” chiede al sultano Mehmed II, trecento vascelli da guerra per impadronirsi facilmente di Napoli, per poi assaltare la Sardegna e la Sicilia.
9 Settembre 1480
Puglia. Soldatesche comandate dal Duca di Melfi arrivano in aiuto a Otranto assediata dai turchi. Intercettano circa 400 razziatori ottomani che si sono inotrati nell’entroterra, e si viene allo scontro. Gli ottomani sono in parte dispersi ed in parte catturati. Le teste mozzate di diversi
11 Agosto 1480
Otranto. Al terzo giorno consecutivo di bombardamento furioso da parte degli ottomani. I turchi si aprono un varco. Si scatena la mischia e Francesco Zurlo, gia’ ferito nelle mischie precedenti, viene colpito a morte, e io suo cadavere, ancora bardato rimane a giacere sul varco.
10 Agosto 1480
Otranto. Dopo un’altra serie di bombardamenti i turchi arrivano ad impadronirsi di una delle torri. Ma i paesani resistono ancora.
28 Luglio 1480
Otranto. Una schiera di navi ottomane si ingrossa all’orizzonte, minacciosa, mostruosa. Di colpo, ai paesani, pare le scene dell’Albero del Male della cattedrale siano diventate profetiche. Si tratta di raffigurazioni di esseri spaventosi e sciagurata umanita’, fatte con 600 mila tessere di fine mosaico, posate
28 Luglio 1480
Rodi. Attacco finale ottomano, sul fianco orientale della citta’. I bombardieri si concentrano sul quartiere ebraica fino alla Porta d’Italia. Riescono ad aprire una breccia, e a far infilare, una volta trucidate le guardie, i bazibozuk, combattenti ottomani brutali e senza disciplina, per aprire la



