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Published on: Ev

II sec. – XVI sec d.C.

Messico. Un gioco con la palla, prevede di indossare una pesante cintura di pietra, in qualche fase, forse preparatoria, del gioco, una cintura del peso di circa 50Kg. La palla e’ di gomma naturale. Si tratta di oggetti che impressioneranno i conquistadores spagnoli grazie alla loro incredibile capacita’ di rimbalzare ovunque. Le regole del gioco proibiscomno l’uso delle gambe, braccia o testa per colpire la palla: si puo’ usare solo tale cintura fissata nei fianchi (o piu’ probabilmente una versione piu’ leggera, dove la versione in pietra era forse usata per una cerimonia iniziale). Nel 1528 gli spagnoli porteranno due giocatori aztechi in Europa e saranno rappresentati in un disegno da un pittore tedesco. Le due squadre contano da 2 a 7 giocatori, e si contano gli sbagli, come nel tennis. Gli sbagli includono toccare la palla con una parte proibita del corpo. Molto di piu’ che sport per divertimento, questi giochi rappresentavano per gli Aztechi la lotta cosmica fra il bene e il male, fra la vita e la morte. Per secoli sia uomini che donne potevano giocare, anche se all’arrivo degli spagnoli lo sport era giocato solo da uomini. La grande cattedrale costruita dagli spagnoli nell’attuale Mexico City, e’ costruita nel sito dello stadio degli Aztechi. Forse non e’ un caso che tuttora diversi sport nell’America Latina, sono molto di piu’ che “solo uno sport”.