Nascono i primi “europei”, come ibridi fra gli umani di pelle scura provenienti dall’Africa e i Neanderthal di pelle bianca, capelli rossi e occhi azzurri, che gia’ si trovavano nel continente europeo. Subito dopo, in Europa fiorisce una cultura dell’arte che include rappresentazioni di animali e persone sui muri delle caverne e i primi strumenti musicali. Una evidenza viene dai resti di crani trovati a Pestera cu Oase in Romania, alle Iron Gate del Danubio: il cosidetto Danubian Corridor in cui si puo’ facilmente attraversare i Carpazi ed entrare in Europa. I resti umani di Pestera cu Oase hanno chiare sembianze sia Sapiens sia Neanderthal e sono quindi un ibrido. L’analisi genetica dei resti rivela ampie porzioni di DNA di Neanderthal, fra cui l’intero cromosoma 12. L’evidenza sperimentale punta verso una ibridazione Sapiens-Heanderthal avvenuta solo da 4 a 6 generazioni prima degli individui trovati a Pestera cu Oase. Un battito di ciglia per i tempi dell’evoluzione. Non viene trovata alcuna traccia di DNA di Neanderthal nel cromosoma Y maschile. Quindi da qualche parte in Romania, 38 mila anni fa, dei Sapiens maschi e delle donne Neanderthal hanno fatto sesso, e i figli sono stati allevati e a loro volta sono stati in grado di crescere e di riprodursi. Viceversa, e’ possibile che ci fosse stato anche sesso fra donne Sapiens e maschi Neanderthal, ma i figli o non sono nati oppure, seguendo la Haldane’s rule, i figli ibridi con due differenti cromosomi (che nei mammifferi sono i maschi) sono piu’ probabilmente sterili secondo studi statistici fatti da J.B.S. Haldane e pubblicati nel 1922. Alcune caratteristiche Neanderthal, come la pelle chiara, sono probabilmente state di vantaggio per questi ibridi, che sono riusciti a prosperare nella fredda Europa. La pelle chiara ha permesso alla luce solare di penetrare permettendo la creazione di Vitamina D. Diversi studi recenti su 50 fossili trovati in tutta Europa risalenti al perido fra 37000 e 14000 anni fa, rivelano che tutti gli europei di quel periodo erano discendenti della popolazione trovata a Pestera cu Oase in Romania. In questo periodo (37000-14000 anni fa) la percentuale di DNA di Neanderthal e’ circa 6%, ma poi calera’ gradualmente fino a circa 2% odierno, anche se dal 20% al 40% dell’intero genoma DNA sopravvivera’ nell’Homo Sapiens in differenti individui in Asia e Europa.