Assedio di Crema. I cremonesi, alleati degli imperiali assedianti, costruiscono una nuova macchina da guerra, in grado di scagliare proiettili incendiari, costituiti da botti piene di resina, pece, zolfo, olio e strutto. Il “gatto” viene pesantemente bombardato, ma gli assedianti riescono a spegnere le fiamme e riparare i danni. Fra i cremaschi il morale e’ a terra, e un ingegnere capo, tale Marchisio, lascia la citta’ passando all’avversario, permettendo agli assedianti di costruire un ponte per scalare le mura.