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Published on: VG

29 Maggio 1176

Ore 9:00.Battaglia di Legnano. I teutonici avanzano verso Sud con 3500 cavalieri pesanti con un centinaio di comaschi. I lombardi hanno invece uno schieramento difensivo, in linea, con il carroccio in posizione rialzata. A meta’ mattinata le due avanguardie vengono improvvisamente a contatto e scoppia la battaglia. I tedeschi sono guerrieri di professione, i lombardi sono cittadini scesi in battaglia chiamati dalla necessita’: sono giudici, notai, imprenditori, proprietari terrieri. La superiorita’ numerica della cavalleria lombarda e’ schiacciante (500 contro 100) ma i teutonici non si fanno schiacciare, e indietreggiano fino a portare i cittadini a ridosso dei 3000 teutonici che costituiscono il grosso dell’esercito federiciano. I comunali sono quindi dispersi e messi in fuga. I comandanti della Lega riescono pero’ a mantenere saldo lo schieramento della fanteria e della cavalleria di riserva. I teutonici avanzano fino ad arrivare al grosso dei cittadini appiedati. Il contrasto e’ netto: da una parte i teutonici rigidamente gerarchizzati con l’Imperatore davanti, poi i grandi principi, poi gli aristocratici minori, i castellani, i cavalieri, i ministeriali, i mercenari di Brabante. Dall’altra i comunali con cavalieri frammisti ai fanti, di ogni estrazione. I teutonici sono fiduciosi di travolgere l’avversario impreparato con una o piu’ cariche di cavallerie. Mettono la lunga lancia sotto al gomito destro e disposti su tre file, attaccano. I difensori, pero’, tengono la posizione. Rimangono immobili, scudo innalzato e lancia protesa, fianco a fianco con i propri vicini di casa, guardando migliaia di cavalieri pesanti precipitarsi a 40Km/h verso di loro. Le cariche si susseguono, ma non si apre nessun varco nel fronte.