Nascita dell’Ordine del Frati Camaldonesi. Attorno a San Romualdo (925-1027), convinto che la vita eremitica costituisse il vertice dell’esperienza monastica e primo ad attuare in seno alla Chiesa latina il cenobitismo eremitico, si raccolsero comunità di discepoli che, nei monasteri di Camaldoli, vissero in povertà e penitenza. L’inquieto e carismatico Romualdo, dopo aver peregrinato e vissuto diverse ed insoddisfatte esperienze, diede vita ad un movimento di riforma dell’istituto monastico, promuovendo dall’eremo di Camaldoli (Arezzo) nel 1012, il nuovo ordine religioso della Congregazione Camaldolese ispirato alla regola benedettina, coll’accentuazione della dimensione penitenziale. Cercò di coniugare la tradizione monastica orientale dell’anacoretismo con il cenobitismo benedettino (Ego vobis, vos mihi) espressi dalla presenza nella stessa struttura sia dell’eremo che del monastero e simbolizzati nello stemma da due colombe che bevono dallo stesso calice.