Federico impone a Milano una cerimonia di resa lunga e umiliante. I consoli in carica si presentano a Lodi a capo scoperto cedendogli le proprie spade. Tre giorni dopo e’ il turno di 300 cavalieri eletti che chiedono perdono e baciano il piede dell’Imperatore. Fra di loro vi e’ anche mastro Guintelmo, che consegna al sovrano le chiavi della citta’. Alla fine il 6 Marzo giunge anche il popolo della citta’ rappresentato da un migliaio di uomini coi 94 (o 100) vessilli. Infine il carroccio viene fatto inchinare di fronte all’Imperatore. Infine Federico chiede la consegna di 400 ostaggi. Ma non e’ finita. Il 19 Marzo viene comandato a tutta la popolazione di lasciare la citta’ entro 8 giorni. Il 26 la citta’ viene sistematicamente distrutta, rasa al suolo, con l’eccezione delle chiese. Distruggere la piu’ grande metropoli dell’Occidente non e’ impresa semplice. Viene usato il fuoco, ma anche cosi’ occorrono ben 8 giorni per ottenere risultanti evidenti. Infine Federico cerca tenacemente di impedire la ricostruzione della citta’.