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Published on: G

Febbraio 2010

Il team di esperti guidati dagli scienziati danesi Eske Willerslev e Morten Rasmussen analizza gli antichi resti di un nostro antenato vissuto 4000 anni fa sulla costa occidentale della Groenlandia, sull’isola di Qeqertasussuk. I resti sono stati ritrovati nel 1986, assieme ad una ciocca di capelli conservata nei ghiacci, verranno ritrovati nel 1986. Inuk e’ morto in giovane eta’. Viene mappato il Dna dei capelli e sequenziato così l’80 per cento del suo genoma. Si scopre cosi’ che apparteneva alla cultura Saqqaq, discendente dalle popolazioni migrate dalla Siberia oltre 5 mila anni fa e la prima ad aver abitato le terre della Groenlandia. Aveva la carnagione scura, occhi e capelli castani ed era incline alla calvizie. Si nutriva di uccelli marini e carne di foca, gruppo sanguigno A+ e sia il fisico che il metabolismo si erano adattati alla vita nel clima artico, nonostante non fossero passate molte generazioni da quando i suoi antenati erano arrivati su quelle terre. Nel 2010, epoca dello studio, era solo il nono essere umano a cui è stato sequenziato l’intero genoma. I genomi antichi non sono facili da decifrare. Anche se viene conservato abbastanza tessuto, è spesso crivellato dal DNA di funghi e batteri. L’atto stesso di estrarre i tessuti spesso lo danneggia o aggiunge il DNA umano all’elenco dei contaminanti.