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Published on: Cs

14 Settembre 2020

Venere. Un particolare gas, la fosfina, che sulla Terra è legato a forme di vita anaerobiche viene rilevato sulle nubi che compongono l’atmosfera di Venere. Jane Greaves e colleghi – si legge nella nosta stampa che accompagna la ricerca – hanno osservato Venere con il James Clerk Maxwell Telescope e l’Atacama Large Millimeter / submillimeter Array rispettivamente nel 2017 e nel 2019. Hanno rilevato una firma spettrale unica della fosfina e hanno stimato un’abbondanza di 20 parti per miliardo di fosfina nelle nuvole di Venere a 53Km di quota ad una temperatura di 30C e una pressione di 1bar. Le condizioni sulla superficie di Venere sono ostili alla vita, ma l’ambiente dove è stata osservata è costituito dalla parte superiore delle nubi – circa 53-62 km sopra la superficie – dove le condizioni sarebbero più temperate. Tuttavia, la composizione delle nuvole è altamente acida e in tali condizioni la fosfina verrebbe distrutta molto rapidamente. Poi, all’inizio del 2021, verra’ dimostrato che i dati sono coerenti con un’ipotesi alternativa alla fosfina nelle nubi di Venere: i ricercatori stavano probabilmente rilevando anidride solforosa, spiega uno studio dell’Università di Washington, Jet Propulsion Laboratory della NASA, Goddard Space Flight Center, Georgia Institute of Technology, NASA Ames Research Center e dell’Università della California, Riverside. Nel loro studio, gli scienziati mostrano che l’anidride solforosa – a livelli plausibili per Venere – non solo può spiegare le osservazioni, ma è anche più coerente con ciò che gli astronomi sanno dell’atmosfera del pianeta e del suo ambiente chimico proibitivo, che comprende nubi di acido solforico. Inoltre, il segnale su cui si è basato il lavoro del 2020, non avrebbe avuto origine nello strato di nubi del pianeta bensì molto al di sopra di esso, in uno strato superiore dell’atmosfera di Venere dove le molecole di fosfina sarebbero andate distrutte in pochi secondi. Anche questa ulteriore evidenza supporta l’ipotesi che sia stata l’anidride solforosa a produrre il segnale.