Massimo Termico del Paleocene-Eocene (PETM): al Polo Nord d’estate l’acqua arriva a 23 gradi Celsius, il livello degli oceani e’ di 70m piu’ alto di oggi. I gusci del plancton spariscono dal fango sul fondo marino, che da bianco divenne rosso. Durante il PETM, una massa di carbonio di provenienza ancora sconosciuta, pari al contenuto di tutti i giacimenti odierni di carbone, petrolio e gas, invade l’atmosfera; la temperatura aumenta in media di 5°C. Mari e foreste impiegano più di 150.000 anni per riassorbirlo. L’anidride carbonica si diffonde anche nei mari, acidificandoli e sciogliendo i gusci. Le correnti oceaniche cambiano drasticamente, i mari si inacidiscono e gli organismi unicellulari nelle profondita’ oceaniche si estinguono in massa. La fonte del carbonio immesso in atmosfera in quantita’ abnormi, potrebbe essere stato il rilascio di enormi bolle di metano e gas naturale dai fondi oceanici, di cui si vedono ancora i crateri. Si noti che tutto cio’ e’ stato innescato da una quantita’ di effetto serra inferiore a quello oggi causato dall’umanita’.